Auguri di Natale da… Gandalf!

“Non tocca a noi dominare tutte le maree del mondo; il nostro compito è di fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo terra sana e pulita da coltivare.” (Gandalf, conosciuto inizialmente come “il Grigio”, divenuto poi “il Bianco”)

 

Parto da uno spunto a me caro per farvi, forse in modo un po’ inconsueto, gli auguri di un sereno e S. Natale.

Ho riportato una delle frasi celebri non di un santo o di un passo della scrittura, ma di un grande saggio antico fonte di ispirazione per tutti noi: Gandalf. In realtà, a suo modo, Gandalf era un personaggio profondamente umano e cristiano insieme, come tutti i personaggi degli scritti di Tolkien. Qualcuno lo ha addirittura identificato con la figura del Cristo per la sua morte e il suo ritorno alla vita.

Quello di Gandalf è l’ottimismo realista di chi sa che, anche sotto la cenere delle difficoltà e le maree del mondo (e quante ondate di marea stiamo vivendo con il COVID!), rimane viva la brace della speranza che ci sia ancora un possibile per gli anni in cui viviamo. Insomma, che si possa immaginare di lasciare a chi verrà dopo una terra sana e pulita. Non come nella Leonia di Calvino, per citare un altro grande saggio. Anche Calvino suggeriva, più apocalitticamente, che “L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”

Allora invito tutti noi, per il 2022, ad avere lo sguardo aperto sul possibile non con la superficialità di chi finge di non vedere i problemi, ma con la speranza e la gioia di chi sa che abbiamo un compito possibile, seppure difficile. Auguro a tutti di saper trovare il bene per farlo durare e dargli spazio!

Nel Signore degli Anelli vi è una lotta continua tra chi usa il potere e la tecnologia (che si confonde a volte con la magia) per distruggere e chi invece, con gli stessi strumenti, costruisce, risana, libera. La sfida dell’evoluzione digitale sarà tutta qui: le stesse tecnologie, disponibili a tutti, potranno essere utilizzate in modi diversi. Io credo che la collaborazione tra culture eterogenee sarà la chiave su cui si giocherà questa sfida. Ormai tutti i servizi digitali sono costruiti da una moltitudine di attori e co-creatori: solo la sinergia tra informatici, professionisti dei diversi ambiti, docenti, filosofi, teologi, esperti di etica e persone comuni può portare ad una tecnologia non volta alla dominazione ma all’inclusione, che valorizzi il meglio dell’uomo. Questa è la sfida cruciale “degli anni in cui viviamo”!

Per questo credo che nel 2022 dovremmo tutti inserire, tra gli obiettivi e i propositi che ci daremo, il tema della diffusione della cultura digitale e della collaborazione tra culture. I modi possono essere diversi, come ho descritto in altri post: facciamo leva sui “devianti positivi”[1], troviamo nuove modalità di governance e utilizziamo in modo esteso i “boundary objects”[2], investiamo sulla formazione, facilitiamo il networking tra persone e tra team[3], diffondiamo metodologie che favoriscano la collaborazione e la trasparenza come Agile[4] e, forse la cosa più importante, non scordiamoci il buon senso e prestiamo particolare attenzione alle persone!

Ancora tanti cari auguri di un S. Natale a voi e alle vostre famiglie!

 

 

[1] https://www.yottabronto.net/10-giusti-possono-salvare-una-citta-ovvero-il-potere-della-devianza-positiva/

[2] https://www.yottabronto.net/e-se-provassimo-a-cambiare-approccio-nella-governance-della-trasformazione-digitale-il-metodo-g-and-a-l-f/

[3] https://www.yottabronto.net/lorganizzazione-agile-chiave-dellevoluzione-digitale-cosa-possiamo-imparare-dai-monasteri-benedettini-parte-2-il-livello-locale-le-persone-e-i-team/

[4] https://www.yottabronto.net/to-be-agile-or-not-to-be-agile-that-is-the-question-da-shakespeare-alle-metodologie-a-supporto-dellevoluzione-digitale/