10 giusti possono salvare una città, ovvero il potere della devianza positiva

Un riflessione su artigiani digitali, devianti positivi, giusti che salvano o non salvano le città e… tanti Auguri di buona Pasqua!

In questi mesi mi è capitato più volte di respirare una crescente inquietudine, soprattutto da parte di chi come me si occupa di digitale. Qualcuno ci chiama “i tennici”, altri “i tecnologi” oppure “quelli dello spegni e riaccendi che poi funziona”. Io preferisco dire che siamo gli artigiani del digitale. Artigiani in senso nobile, come coloro che sanno trovare soluzioni ingegnose e creative e hanno la cultura del fare. Ma artigiani anche perché consapevoli che ancora non si è trovato un metodo certo per governare l’evoluzione digitale. C’è sempre un po’ di improvvisazione. Credo però che chi per anni si è cimentato con la tecnologia digitale, così affascinante e mutevole, potente e pericolosa, abbia sviluppato una cultura e una sensibilità particolari. Insomma siamo un po’ come i topolini che sentono il terremoto prima che diventi distruttivo.

Cosa c’è al cuore di questa inquietudine? Ognuno la esprime in modo diverso, ma provo a sintetizzarla in questo modo: viviamo in organizzazioni culturalmente non preparate a fare del digitale una leva strategica e di valore. Spesso non ci sono le risorse giuste ma, anche quando ci sono, vengono male utilizzate e producono più danno che valore. Io stesso ha lavorato in aziende che nel digitale hanno investito tantissimo con scarsi risultati. L’approccio è frequentemente top-down e magari nemmeno particolarmente illuminato. La visione strategica spesso non c’è e quando c’è è inadeguata. Non c’è una governance improntata all’agilità, al valore e al coinvolgimento di tutte le energie aziendali. E ora che verosimilmente stanno per arrivare i soldi veri del PNRR, noi tecnologi siamo i primi ad esserne seriamente preoccupati.

Ma come, dirà qualcuno, dopo anni a lamentarsi perché ad esempio in sanità non si investiva a sufficienza nel digitale, ora ci lamentiamo perché i soldi ci sono? È proprio così. Se è un problema la malnutrizione, lo è anche la bulimia. Quando sento colleghi che mi dicono: “il mio Direttore Generale mi ha detto che abbiamo 2 milioni di euro da spendere, basta spenderli in fretta” mi viene la pelle d’oca. Inizialmente si reagirà con gli investimenti in infrastruttura, e visto il livello attuale questo male di certo non fa. Ma quando si andrà oltre, con questo approccio, il disastro è assicurato.

Come uscirne? Io continuo a pensare che non ci siano scorciatoie. Bisogna lavorare sull’organizzazione e sulla cultura digitale sia degli artigiani-informatici che delle figure apicali e operative dell’organizzazione. E se l’organizzazione è mastodontica, burocratica, culturalmente (almeno dal punto di vista della cultura digitale) povera come spesso succede? Significa solo che la strada sarà più lunga e che bisogna scegliere progetti digitali “semplici” e non farsi venire troppe fantasie. Poi vale sempre una considerazione. Anche nelle organizzazioni più problematiche, ci sono sempre delle persone illuminate. Qualcuno li chiama “devianti positivi”[1]. Un esempio bellissimo è quello delle madri del Vietnam del nord studiate dai coniugi Sternin negli anni ’90. Con le stesse risorse delle altre madri, ma con alcuni semplici accorgimenti come mettere dei gamberetti nel riso, forzare i bambini a mangiare anche quando non stavano bene o frazionare i pasti, riuscivano a crescere figli forti e sani in comunità in cui i bambini erano quasi tutti denutriti. Anche nelle nostre aziende ci sono dei “devianti positivi”.

Bisogna partire da quello che abbiamo, dalle persone culturalmente più pronte all’evoluzione digitale. È vi assicuro che in ogni azienda ci sono. I “devianti digitali positivi” vi stupiranno perché non hanno età: a volte sono i più giovani, ma a volte anche persone di esperienza. I devianti digitali positivi sono ricchi di molte risorse, ma soprattutto hanno un talento innato per empatizzare e collaborare con gli altri, trovano soluzioni creative ai problemi, non cercano mai un colpevole da accusare perché sanno che un’accusa è un muro, mentre loro costruiscono ponti. Ne avete già adocchiato qualcuno?

Tra l’altro, visto il periodo, non dimentichiamo che è anche l’insegnamento che ci viene anche da alcune pagine della Bibbia. Ricordate il fantastico dialogo di Abramo con Dio su Sodoma e Gomorra (Gn 18,20-32)? Abramo mercanteggia fino a ottenere un super sconto: 10 giusti possono salvare la città! Quindi forse bastano anche 2-3 devianti positivi a salvare un’intera azienda!

Per la cronaca e per non sembrare ottimista a tutti i costi: 10 giusti possono salvare una città se ci sono e si attivano. A Sodoma e Gomorra questo non successe e sappiamo che fine hanno fatto. Però è anche vero che, per chi crede, in questi giorni celebriamo la storia di un unico Giusto che ha ci ha salvati tutti e che forse è stato il più grande deviante positivo della storia!

Auguri di buona Pasqua a tutti e… buona caccia ai devianti digitali positivi!

 

[1] Partite da qui e vi si apre un mondo: https://en.wikipedia.org/wiki/Positive_deviance